Ferruccio Micca

Ferruccio Micca

L'ARTE DI FARE I CAPELLI

Sono Figlio d'arte, nato l' 11/07/1977 a Corneliano d'Alba, un piccolo paesino del Roero, di circa 2000 persone in provincia di Cuneo, Piemonte.

Mio Papà Franco un grande ed instancabile lavoratore, infatti ha fatto il muratore per oltre 50 anni, la sua forza, tenacia e perseveranza me li ha trasmessi tutti ed infatti oggi queste qualità, così rare, me li porto dentro.

Il ricordo più bello che ho di mio papà è quando mi portava a fare i primi corsi per diventare parrucchiere a Torino, nelle varie accademie che ho frequentato lui mi diceva sempre di “andare avanti che fai bene” e di non mollare mai, soprattutto di fronte e situazioni molto difficili e complicate.

Mia Mamma, Maria, invece è Parrucchiera da ben 52 anni di onorata carriera in questo settore, insieme a sua sorella gemella Anna nonchè anche mia madrina, sono state loro che mi hanno fatto innamorare di questo mestiere così bello e affascinante.

Dopo 6 mesi passati a studiare all’ I.T.I.S. di Bra, ho deciso non mi piaceva proprio fare tutte quelle ore davanti a libri e che alla fine per me non portava a nulla, ero veramente stufo e in più i voti erano davvero pessimi, cosa che ai miei genitori non gli andava bene, e ci mancherebbe.

Così ho chiesto a mia mamma se potevo andare da lei a iniziare a lavorare in negozio, e a svolgere le prime mansioni che si fanno quando si inizia a muovere i primi passi in questo mestiere.

Allora le clienti di mia mamma erano tutte signore che mi avevano visto crescere, mi hanno conosciuto fin da bambino quando andavo a giocare a pallone nel dopo scuola, sempre prima di studiare.

Infatti a quei tempi andavo a giocare in una piccola piazzetta del paese che era un campo da pallavolo ma alla fine io e i miei amici non ce ne importava nulla, era un vero e proprio luogo di incontro e di sfide a pallone che duravano fino a tarda sera.

Tornando al lavoro, mia mamma non voleva assolutamente che io imparassi da lei, perchè a quel tempo ( stiamo parlando del lontano 1991 ) le scuole per parrucchieri insegnavano benissimo questa arte e lei voleva a tutti i costi che imparassi fuori dal contesto del negozio, per imparare tecniche e stili completamente diversi da quelli che lei aveva imparato nel corso della sua carriera.

Così mi iscrisse alla mia prima scuola professionale per capelli ad Alba e precisamente alla “Promofashion” una scuola per Parrucchieri ed anche Estetiste.

Li appresi le prime nozioni di base, era un ambiente prettamente femminile ( infatti io ero l’ unico maschio ) passando i giorni e le settimane vedevo in me la differenza lavorativa che avevo rispetto alle altre allieve ed una capacità diversa che giorno dopo giorno mi appassionava sempre di più.

Infatti un giorno tornato a casa chiesi a mia madre quale altra scuola poteva insegnarmi altre tecniche sia di taglio che di colorazione, perchè vedevo che nella scuola che avevo appena iniziato non mi bastava più.

Lei mi raccontò che quando aveva appena 15 anni aveva frequentato l’ accademia del G.A.R.A.P. a Torino, nella bellissima ed elegante Galleria Subalpina e precisamente sulla balconata, sopra al Cinema Romano.

E mi aveva ben spiegato che lì c’erano dei grandi maestri molto bravi ed importanti e che era molto difficile iscriversi tanto erano le adesioni per entrare.

Ma io volevo andare a tutti i costi, perchè non avevo paura di confrontarmi con le persone più grandi anche se all’ epoca ero molto timido a tal punto che di fronte a certe a persone più grandi di me iniziavo anche a balbettare, tanta l’ emozione che avevo.

Così mia mamma e mio papà si parlarono per un pò della mia situazione e presero la decisione di potermi iscrivere a questa prestigiosa Accademia.

Io ero entusiasta non stavo più nella pelle, lo raccontavo a tutti in negozio li facevo venire matti a forza di parlarne e mia madre e mia zia e papà mi vedevano felice e allegro per aver fatto questa scelta.

Partimmo il 5 febbraio del 1992 in direzione di Torino, lungo la strada mia mamma mi fece molte raccomandazioni, come penso tutte le mamme ai loro figli, perchè aveva paura che facessi degli sbagli e che trovassi persone che no mi potessero aiutare o che mi portassero sulla brutta strada.

Aveva ragione, in effetti io all’ epoca avevo solo 14 anni ed ero ancora piccolo, diciamo così, ma in quel periodo c’ erano meno controlli in città, ed era ancora vista come un posto pieno di pericoli che potevano uscire da ogni angolo, ma alla fine anche lei vide che bastava fare le cose giuste e non succedeva nulla.

E da quel giorno appena varcata la soglia dell’ Accademia del G.A.R.A.P. vidi un mondo completamente diverso da quello che ero abituato con l’ altra scuola.

C’ erano molti più allievi, i maestri li vedevo come delle divinità e per me era tutto da scoprire.

Ci misero in coda per l’ iscrizione attendemmo qualche minuto e poi toccò a me , ero ansioso e nervoso perchè non avevo idea di quello che mi aspettasse.

Mi chiesero se avevo già frequentato accademia come la loro e se lavoravo già, io gli risposi che ero appena 1 anno che iniziavo a lavorare ed ero alle prime armi, appena detto questo la persona che era dentro all' ufficio si stupì e si rivolse a mia mamma dicendogli “ ma lei Signora ci ha portato un bimbo ” , questa è stata la sua affermazione.

Ed in effetti lo ero, infatti nei confronti degli altri ero veramente un bimbo e questo a me un pò mi preoccupava, perchè avevo appena iniziato con una scuola semplice dove ti insegnavano un pò di tutto e solo dopo 1 anno circa ero già in una delle Accademie più importanti di Torino.

Alla fine mi presero e mi inserirono al al 2° livello di preparazione, i corsi si svolgevano tutti i Lunedì dal mattino fino alla sera, da inizio Settembre fino a fine Maggio.

Imparai molte cose, durante l' anno utilizzai strumenti che ancora non conoscevo e che all’ epoca erano rivoluzionari e che mi portavano ad avere dei risultati davvero unici.

Imparai a fare i primi tagli, mi ricordo del primo fatto sulla Testina, era un caschetto, che sembra facile ma non lo è, comunque all’ epoca ci misi ben 2 ore. Sì erano per me momenti difficili, non avevo mai preso in mano un paio di forbici e fare quel taglio così geometrico mi sembrava la cosa più difficile di questo mondo.

Ma la mia testardaggine alla fine mi portò a finirlo e dopo passo il maestro a controllare tutti i lavori svolti da tutti noi in quell’ aula, io ero molto agitato perchè avevo paura del giudizio negativo o che ci fossero grossi errori, invece quando prese la testamodella in mano e inizio a muoverla in tutte le direzioni per controllare bene il taglio vide che avevo fatto molti meno errori dei miei compagni di classe.

Ero felicissimo del giudizio e da quel giorno in poi la mia vita professionale prese una piega diversa, stavo rendendomi conto che questo era quello che volevo fare, anche se sapevo in cuor mio sarebbe stato molto faticoso e difficile.

Gli anni passarono, intanto i corsi che facevano erano sempre più frequenti e difficili, man mano che progredivo nel lavoro e nei risultati anche i corsi di formazione di pari passo aumentavano e di conseguenza anche gli impegni.

Avevo una attenta cura nel capello e nello studiare le forme che si adattavano al volto della persona, la cura del dettaglio per far risaltare al meglio i pregi e nello stesso tempo camuffare i difetti.

Infatti notai che a forza di valorizzare il viso capii che il cliente era molto più a suo agio e non aveva problemi quando socializzava con le persone perché con i capelli a posto si sentiva più sicuro di se stesso e la sua immagine migliorava nei confronti delle altre persone.

Così iniziai a chiedere ad alcune clienti che avevo selezionato che complimenti aveva ricevuto e se si, in che modo avrei potuto ancora aiutarlo.

In quel momento stavo facendo i primi passi nella consulenza, che non sapevo cosa fosse, perché vedevo che i clienti avevano bisogno di essere ascoltate e quando gli facevo delle domande su quale problema volevano risolvere, mi rispondevano spiegandomi bene cosa avevano bisogno.

Ed in effetti semplicemente facendo domande alle clienti vedevo che mi rispondevano con un dettaglio sempre più preciso delle loro richieste.

E riuscivo a rendere il lavoro sempre più preciso rendendole sempre più belle e affascinanti agli occhi delle persone che frequentavano, perchè ricevevano complimenti che prima non avevano mai sentito.

Insomma è stato per me un motivo valido per cambiare il modo di lavorare e di aiutare tutte quelle persone che avevano capito l' importanza di una consulenza mirata e di ricevere un risultato che gli consentiva di essere più affascinanti e femmine nei confronti sia del loro marito, compagno o amante che sia.

Così da quel momento in poi la mia vita è totalmente cambiata e adesso i miei progetti cosi ambiziosi mi portano a nuovi orizzonti che per me e i miei clienti abbiamo il desiderio.

 

"Dell'arte di fare i capelli, Ferruccio Micca ne ha fatto una ragione di vita."